S O H A M  

centro Yoga e Pilates 

SOHAM

Via Morelli 25, 

95123, Catania

349 912 4610 

centro.soham@yahoo.it

SOHAM yoga

Chi siamo

Il centro culturale SOHAM, affiliato alla prestigiosa scuola FMY, Federazione Mediterranea Yoga, patrocinata dalla facoltà di Lettere e Filosofia di Catania e dall'Unione Europea di Yoga, propone la disciplina dello Yoga nel rispetto della tradizione.  

Nel centro si svolgono inoltre corsi di Pilates Matwork e con piccoli attrezzi per promuovere la salute del corpo attraverso esercizi che elasticizzano, rafforzano e tonificano il corpo, migliorando la postura e la fluidità del movimento. 

Daniela Pappalardo, presidente dell'Ass. Cult. SOHAM, insegnante di Yoga (abilitata presso FMY Federazione Mediterranea Yoga), Pilates Matwork (abilitata presso PFL), operatore Ayurvedico Abyangam (abilitata presso centro ayurvedico AOM)  conduce le pratiche di yoga e pilates.

L'associazione organizza inoltre giornate o serate per vivere in atmosfera conviviale e di condivisione l'approfondimento di temi inerenti al percorso culturale ed evolutivo individuale, avvalendosi di esperti nel settore; è possibile contattarci per organizzare piccoli eventi in ambito olistico. 


"Vivere spiritualmente è vivere nel presente. Lo yoga ci porta nel momento presente, facendoci diventare coscienti della nostra postura, dei nostri movimenti e della nostra respirazione."

 Swami Vivekananda


Lo Yoga, disciplina millenaria, é un sistema di pratiche, una scienza del vivere, uno stile di vita, volto ad armonizzare progressivamente tutti i livelli dell'essere, corpo, mente, emozioni, illuminando il proprio potenziale interiore verso l'esperienza di unitá, pace e armonia nel Sé e con l'ambiente, sperimentando stati sempre piú elevati di coscienza. 

"Per accedere all'esperienza dello Yoga (uno stato che non può essere descritto dalle parole) è indispensabile partire da voi stessi, accettando di praticare ed esprimervi secondo le vostre possibilità fisiche, emotive eccetera... È una regola fondamentale! Il vostro vissuto è unico, non ha nulla a che fare con quello della persona che pratica vicino a voi! Non c'è nulla da copiare o imitare. Solo la vostra personale esperienza si inscriverà in voi e, come diceva il Budda, 'senza di essa nessun progresso è possibile'. Nello Yoga, ognuno è unico. È lo Yoga che si adatta a ogni individuo e non il contrario. Dobbiamo renderci conto che ciò che si insegna non è una tecnica, ma qualcosa che aiuta l'allievo a scoprire ciò che già esiste in lui".
Gérard Blitz

"..Correttamente eseguiti e assimilati a livello inconscio, questi esercizi doneranno grazia ed equilibrio a tutte le attività quotidiane..."

Joseph Pilates

Il metodo Pilates è un sistema di allenamento che mira a rafforzare il corpo, a modellarlo, a correggere la postura e a migliorare la fluidità e la precisione dei movimenti. Prende il nome da Joseph Pilates, che nella prima metà del '900 lo ha sviluppato e ha messo a punto i macchinari necessari alla sua pratica, utilizzandolo per riabilitare reduci di guerra e allenare ballerini e atleti. Il Pilates mira ad allenare tutto il fisico, tuttavia il lavoro specifico che svolge sulla parte centrale del corpo, ossia sulle regioni addominale, dorsale e lombare, rendono questo metodo adatto in particolare a chi ha bisogno di correggere la postura e riequilibrare i carichi sulla colonna vertebrale. I principi basilari del metodo Pilates sono sei: Respirazione, Baricentro, Controllo, Precisione, Concentrazione, Fluidità. Il metodo Pilates MatWork (allenamento su tappetino), racchiude in sé un programma di ginnastica globale, a corpo libero, che però è possibile potenziare e rendere più completo ed efficace, mediante l'uso di una serie di piccoli attrezzi, che rendono fra l'altro la lezione più movimentata e stimolante. 


Cos'è lo yoga?

significato e origini

"Grazie alla scienza dello Yoga, l'anima raggiunge un'assoluta padronanza sul corpo e sulla mente, e si serve di questi strumenti per conseguire la realizzazione del Sé, ossia la consapevolezza della propria natura trascendente e immortale, una cosa sola con lo Spirito."
Paramhansa Yogananda 

"Yuj" è la radice sanscrita da cui deriva la parola Yoga e significa "unire, mettere insieme, integrare". Dunque lo yoga è una pratica che integra in modo armonico tutto il nostro essere sotto vari aspetti, fisico, emozionale, mentale ed energetico, con la natura e con tutto ciò che lo circonda. Questa unione si realizza purificando corpo e mente per farne potenti strumenti dell'anima.Lo Yoga è una delle sei scuole di pensiero Indiani, che hanno la loro origine nei Veda, la più ampia ed antica raccolta di testi della letteratura indiana che risale al 1500 aC.La filosofia dello Yoga viene descritta principalmente su tre testi sacri: La Bhagavad-gita, lo Yoga Sutra di Patanjali (Aforismi sullo Yoga) e lo Hatha Yoga Pradipika.

ll Raja Yoga, la via della meditazione, è stato codificato da Patañjali nella sua grande opera Yoga Sutra, conosciuta anche come Ashtânga Marga (ashta=otto; anga=membra), visto che la pratica si rivela progressivamente in otto parti: yama (le cinque "astinenze"), niyama (le cinque "osservanze"), āsana (posture), pranāyāmā (controllo della respirazione), pratyāhāra (ritrazione dei sensi), dharāna (concentrazione), dhyāna (meditazione), samādhi (estasi).

"Yoga Chitta Vrtti Nirodha", (sutra I.2, Yogasutra, Patañjali) 

"Yoga Chitta Vrtti Nirodha" è la frase che riassume più di tutte il fine del Raja Yoga. In italiano si potrebbe riassumere così: "Lo yoga è la cessazione dei processi vorticosi della mente". Lo yoga inibendo la dispersione mentale produce nel tempo una condizione di quiete e stabilità, la mente finalmente smette di agitarsi. Questo le consente di sviluppare le proprie potenzialità, aprendosi ad una maggiore capacità di visione e di comprensione che lentamente conduce all'illuminazione. 

L'Hatha Yoga è lo yoga del controllo della mente attraverso il controllo del corpo.
Nell'Hatha Yoga Pradipika (La luce dello Hatha Yoga), elaborato nel XV secolo dallo Yogi Svatmarama, sono contenuti gli insegnamenti fondamentali dell'Hatha Yoga: posture (āsana), controllo del respiro (pranāyāmā), azioni di purificazione del corpo (shatkarma kria), tecniche di concentrazione del prana in una determinata zona del corpo (mudra), controllo di certi organi e muscoli (bhanda), e per ultimo beatitudine (samādhi). Se gli yoga sūtra di Patañjali costituiscono l'intelaiatura filosofica alla pratica della disciplina, questo testo propone un approccio pratico. 

Hatha Yoga,  "yoga dello sforzo", strettamente connessa al Raja Yoga (come afferma il primo verso dell'opera: "l'hatha-yoga è la scala per coloro che vogliono ascendere ai vertici del rāja-yoga") mira a ottenere la realizzazione spirituale, il raggiungimento della realizzazione suprema, mediante le discipline psico-fisiche. 

"L’essenza ultima dello yoga è il contatto e l’unione tra la coscienza individuale e la coscienza divina." Raphael 

Asana

sthira-sukham-āsanam, sutra II.46, Patañjali

"Lasciarsi andare è l'asana più difficile." Cit 

"Ogni asana (posizione) è una perla, ma un pugno di perle non è ancora una collana! Il filo che attraversa, riunisce e ordina le asana è il soffio controllato dell'anima e della coscienza." André Van Lysebeth  

Asana è una dimensione che riguarda l'intero essere. L'asana è "stabilità nel benessere", che interessa una qualità di ordine fisico, energetico e mentale. Il sutra II.46 di Patañjali afferma "Sthira sukham asanam": la postura deve essere stabile e confortevole. Non è importante la postura in sè, ma la qualità che esprimo nella postura. Quindi è importante lo studio di se stessi (svadhyaya), il conoscere i propri limiti, l'accettazione di essi e quindi i mezzi regolatori, cioè gli adattamenti che mi permettono di andare verso la condizione migliore. Non dobbiamo copiare una forma, ma ricercare la nostra posizione che sarà quella dove il corpo diventa silenzioso perchè sta bene, non protesta, anzi è felice di rimanere anche per molto tempo. Ogni azione e ogni non-azione, come l'immobilità, derivano prima di tutto da uno stato mentale, sviluppando l'attitudine dell'abbandono. Si eseguono forme che ricordano il regno minerale (la montagna), il regno vegetale (l'albero), il regno animale (il cobra); affinché la coscienza possa essere veramente universale, deve attraversare tutti questi regni, che sono dentro di noi. Riconoscere la qualità di tutte queste forme ci indirizza verso la disidentificazione, verso una liberazione dai condizionamenti che tengono imprigionata la coscienza. Quindi la coscienza si espande attraverso una maggiore consapevolezza del corpo. L'Asana in realtà opera un processo di trasformazione della stessa coscienza, perché favorisce il transito da una consapevolezza di superficie ad una coscienza di profondità. Dobbiamo inoltre recuperare la nozione del "qui ed ora". L'asana avrà anche questa valenza nel rapporto con il tempo. Attraverso la conoscenza e coscienza del nostro corpo e l'attenzione e la concentrazione sul respiro, veicoliamo l'energia in modo consapevole.

Respiro e Postura

"Essere consapevoli del vostro respiro vi costringe a stare nel momento presente, che è la chiave di tutte le trasformazioni interiori. Ogni volta che siete consapevoli del respiro, siete assolutamente presenti. Potete anche rendervi conto che non potete pensare e, allo stesso tempo, essere consapevoli del vostro respiro. Il respiro cosciente ferma la mente."
Eckhart Tolle 


Il respiro è un'azione spontanea e naturale che accompagna, nutre e permette di vivere tutta l'esistenza, è un atto vitale. La respirazione influenza la funzionalità dell'organismo, la postura e lo stato di benessere generale della persona. La dinamica fisiologica del respiro può essere alterata da fattori fisici ed emotivi che limitano il movimento del diaframma, il muscolo motore principale della respirazione, che separa la cavità toracica da quella addominale e con il suo movimento permette l'introduzione e l'eliminazione dell'aria. Un movimento alterato e ridotto del diaframma può portare un maggior carico di lavoro alla muscolatura alta del tronco, generando tensione a livello dorsale e cervicale.Inoltre agisce come regolatore delle pressioni intraddominali che se non sono ben armonizzate possono generare problemi a livello della colonna e del pavimento pelvico. Una buona respirazione e un buon movimento respiratorio permettono di dinamizzare la colonna vertebrale che è l'asse portante della struttura fisica dell'essere umano e di riportare un buon assetto posturale. L'atto respiratorio diventa così lo strumento per sciogliere tensioni fisiche e mentali, per ritrovare flessibilità della colonna, un buon assetto posturale e una nuova energia.

Pranayama 

Nello Yoga il respiro è il primo elemento che accompagna l'azione e rende dinamica l'immobilità dell'asana. Nello yoga esistono numerose tecniche per il controllo del respiro, che sono mirate ad aumentare l'energia vitale del praticante. L'insieme di queste tecniche costuisce il Pranayama, (il 4° stadio dello yoga, secondo gli Yoga Sutra di Patanjali). Ognuna di queste tecniche genera diversi stati fisici e mentali.
E' importante ampliare la consapevolezza di quest'atto vitale per beneficiarne a livello corporeo, emotivo ed energetico. Attraverso il Pranayama (letteralmente "controllo del prana") assorbiamo, accumuliamo e controlliamo il prana (energia vitale) per garantire integrità ed equilibrio del nostro corpo pranico (pranomayakosha) e dell'intero essere. Solitamente il pranayama viene eseguito dopo la pratica di asana e prima della meditazione.

 "So'Ham"

Il suono del respiro

So'Ham è un mantra antichissimo, un bija mantra ("mantra seme") che si usa per indicare il VII chackra, il chackra della corona, del loto dai mille petali che è quello che ci mette in diretto contatto con le energie sottili dell'universo. Secondo le antiche tradizioni indiane si dice che il bambino quando nasce chieda "Koham-Koham?" cioè "chi sono?" e l'universo risponda "So'Ham" e cioè "sei uguale a me", indicando quindi che il figlio è fatto "dalla stessa sostanza del padre" e dunque non esiste nessuna separazione tra me e tutto ciò che è, nonostante in apparenza, ai nostri sensi, possa sembrare il contrario. E' un'affermazione che rivela l'unità di ognuno e di ogni cosa con la Coscienza Suprema. So'Ham è il suono del respiro, l'essenza stessa del respiro: si espira profondamente pensando al suono "Ham" e si inspira consapevolmente pensando al suono "So". Così facendo le tensioni diminuiscono e il respiro diventa spontaneamente più profondo e consapevole. Continuando per alcuni minuti il mantra si ripete da sé. Ripetendolo, il suono So'Ham diventa Ham'Sa. Hamsa è l'oca selvatica, simbolo di purezza, simbolo dell'anima purificata, liberata dal ciclo delle rinascite. Hamsa, mitologicamente e storicamente migra tutti gli anni verso l'Himalaya, tutti gli anni ripercorre la rotta che la porta di nuovo a casa, nel luogo dove si riprodurrà. Nella cultura indiana questo animale simboleggia il ritorno dell'anima verso il creatore, il percorso di consapevolezza che si fa per tornare a "lui".

"Om Lokah Samastah Sukhino Bhavantu"

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